Opera di grande eccellenza tecnica, in cui l’identità della famiglia Spagnolli si presenta al vostro palato, con i tratti puntuti del dotto Francesco, le note oniriche e frizzanti del giovane Alvise, amalgamate dalla morbida e garbata cura di Susi.
Il progetto Spagnolli è uno stretto connubio tra logos e techne, il “sapere” che si concreta nel “saper fare”, e Disìo ne rappresenta la pietra angolare.
Le viti aggrappate al suolo calcareo del versante sud-orientale del Monte Bondone, dirimpetto al Dos Macoèl, generano la loro opera, magistralmente orchestrata dal Professor Spagnolli e da suo figlio Alvise. La marna degli antichi fondali marini sostiene una terra povera, che giace su un essenziale strato d’argilla calcarea, da cui ogni “sgrebeno” trae la sua peculiare vocazione, restituendo, dall’anno 1978, uve dalle caratteristiche estreme, espressione autentica del territorio trentino.
A “Gino” bastò uno sguardo per intuire la vocazione unica del posto. Da quel lontano 1978 ad oggi, gli appezzamenti sperimentali del Professore si sono trasformati in un gioiello della spumantistica, laboratorio in cui tradizione e innovazione danzano insieme per sublimare lo spumante trentino.